domenica, gennaio 24, 2010

Filosofia Popolaresca. (29 dicembre 2009)

Non c'è mutamento dentro di me
Le stesse paure, gli stessi errori tornano
Muoio ogni giorno senza possibilità
Alcuna di giustificazione, un'amnistia
Per il mio essere senza redenzione
Se non c'è dio, siamo soli con noi stessi
Le nostre azioni restano indelebili
Nessun magico colpo di spugna
Di nuovo nell'abisso
Aghi mi feriscono, dolore acuto ma non solo
Fisico, è il cuore che sta male e scoprirò
Nuove quotidiane sofferenze e delusioni
Solitudine in un mondo che mai mi vorrà

Anima sola, circondata dall'ostilità

Cambiare! Mi dicono, ma non c'è soluzione
Né continuità d'atteggiamento
Sbalzi repentini ma mai stabili
Non è forse cambiamento questo? No?
Perché cambiare se l'obiettivo è stabile
Controsenso della società e dell'esistenza
Senza risoluzione resta il tormento
Interiore ed esteriore
Sabbia che sale lungo le gambe e presto,
Presto mi seppellirà
Posso sentirla che lambisce le mie labbra
Impasta la mia lingua, graffia la mia gola
Corpo rinsecchito ormai simile a uno scheletro
Simbolo moderno della quotidianità

Anima sola, circondata dall'ostilità
Forse proprio questa è la felicità

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